Sul blog di SUR, da ieri, c'è questo pezzo che s'intitola proprio così: Magari il tempo non trascorre, rimane là per sempre.
È, in soldoni, la storia di Juan Agustín Palazuelos, uno di quegli scrittori che apparteneva alla generazione detta dei novísimos, insieme a Poli Délano e Mauricio Wacquez (clic), gente che se t'aspettavi ne parlassero, quest'anno, al Salone del Libro di Torino, dove l'ospite internazionale è appunto il Cile, ho come l'impressione che rimarrai deluso.
A un certo punto c'è anche una poesia di Nicanor Parra, quella che dice a lo mejor el tiempo no transcurre | a lo mejor, la tierra no se mueve.
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