Se t'interessa sapere come mi descrivo in due righe, e cosa ne penso degl'ibù, potresti leggere quest'intervista.
Una miscellanea di traduzioni e raccontelli sono sul sito dell'agenzia letteraria Vicolo Cannery.
Ho scritto delle ròbe su Finzioni, il magazine più figo del bigoncio, tipo Trasudamerica, quella rubrica in cui ogni pezzo trasudava sudamerica, o Non c'è cosa più divina, in cui raccontavo di tipi che ci piacciono le cugine.
Ci son state pure delle altre comparsate, le trovi nei cammèi.
Poi di Sudamerica mi capita di scrivere anche sul blog delle Edizioni SUR.
Per tutta la stagione calcistica 2010-2011, su Scrittori Precari, al lunedì ci son state le mie Sforbiciate del lunedì. Poi, a fine campionato, Mister Liguori ci ha fatto un discorso a tutto l'internet che c'era da slacrimuzzare copiosamente. Poi, quasi un anno dopo, son tornato con un inedito, quand'ho scoperto che esisteva già un Sforbiciate.
Di calcio scrivo anche su Fútbologia. Ogni tanto. E su L'Ultimo Uomo, molto spesso in tempi recenti.
Una volta, su Setteperuno, sono stato September: do you remember? (nel settembre 2010 i giorni in cui uscivano i miei racconti erano la tabéllina del sètte, pensaté, bubusèttete)
Un giorno, invece, su Brownbunnymagazine ho raccontato al mondo (in mille caratteri, non uno di più) cosa significhi la parola mazzumaja. Non mi si è ringraziato abbastanza.
Poi m'han chiesto di raccontare, su Archivio Caltari, la mia stanza, quella in cui scrivo: ma tanto, io, una stanza in cui scrivere ce l'ho mica.
Una volta ancora, poi, ho parlato per cinque-minuti-cinque di birre Pils. Ma anche no.