Publio Cornelio Scipione Africanus avea la capòccia bella tonda, e mica lo so se gli sarebbe piaciuto prestare il nome a un anticiclone: lui preferiva la nebbia.
Africano, ma pure francese, ma soprattutto nato in mare, è tipo Rio Mavuba, il protagonista di questo racconto qua, casomai ti fosse scappato, che è stato ospitato sul blog di Fútbologia e che si intitola Panta Rio.
(su Fútbologia sono finito anche ieri, che si giocava Germania-Danimarca e son già passati vent'anni dall'estate in cui ho fatto l'esame di quinta elementare che puzzavo di mozzarella, e ho capito che nonostante la vittoria danese all'Europeo Le favole non sempre son favole).
Marco Marsullo è nato nel millenovecentottantacinque e qualche giorno fa s'è trovato a suggerire sei libri sulla intèrnet, in una rubrica che si chiama - macchinosamente - (t)-writ(t)er: 6 in 140 - e niente: uno dei sei era Sforbiciate.
(del quale ho ciarlato, col solito mood picaresco, anche con Simone Cilone su Direttanews.it)
Giovedì, che è 21 Giugno, alla Libreria Altroquando, a partire dalle 21, si ciarla e si legge e si skypa con le librerie più indie d'Italia: c'è Letti di Notte, e gnè, tra le ventuno e mezzanotte, insieme a Neo Edizioni, Andrea Falegnami, Tic che lo pubblica, La Lepre, Iacobelli, La Nuova Frontiera (che ha tutta la mia stima per aver ridato alle stampe l'amatissimo Felisbérto), Emanuele Kraushaar, Federico Di Vita e due misteriosi autori ci sarò pure io, che non foss'altro, misterioso, proprio no.
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