Ma che gli andavo a chiedere, a Pedro? Che pure quando si tiravano su quei casini tutti contro tutti, o quelle mischione coll’arbitro nel mezzo, che sono sai che? tutto un dividersi, tutta una mazzumaja di gentaccia, lui se ne rimaneva in disparte, con le braccette incrociate, e mica si avvicinava. E in quelle risse non c’è neppure il rischio che ti caccino, là ci si piantano i tacchetti nelle caviglie, o ci si tirano i capelli, o ci si mettono le dita negli occhi o ci si dà delle gran capocciate, vale tutto. Ma poi nessuno ha visto niente. Che il divertimento continui.Ah, e poi niente: el Negro Fontanarrosa, uno che di fùtbol ne sapeva a pacchi, è capitato che ho tradotto un suo racconto. Lo trovi sul blog di SUR, qua.
22 ottobre 2011
Quel che si dice un idolo
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