16 giugno 2011

Quadernini di traduzione: Storia di un dito e di un prosciutto (va completata)*


scriverò una storia, una in cui un dito parla con un prosciutto.
Comincia così:



E il dito dice:


Quindi il prosciutto gli risponde:



Il dito s’incazza
il prosciutto è sorpreso
indietreggia
lo sente gridare
il dito grida:


Il prosciutto la quinta parola della frase lo fa innervosire
si fa avanti
il dito non smette di gridare
il prosciutto grida:è sorpreso
sponde:
i un dito parla con un prosciutto



Entrambi strillano, s'avvicinano
Il dito gli allunga un pugno in pancia
Il prosciutto lo spintona
Il dito gliene appoggia un altro
e saltella di qua e di là
schivandolo
gliene appoggia ancora uno
il prosciutto la smette, di gridare
Sembra che ora stia gemendo
Ma il dito non riesce a smettere
Di picchiarlo
E sgarrarlo
Il prosciutto si contorce
Ora vibra, indocilito dai colpi
E ah!
Ah
Ahahah
ah

il dito si ferma
lo osserva incuriosito
prova a non farsi prendere
è serio
molto serio
arrossisce
s’imbarzottisce un po’
trema
e di colpo plop!
Con uno schiocco nasce un altro dito
Pari pari a lui
(ma più piccolo e grassottello)
Di colpo i due pizzicottoni gridano (facendosi tutt’arditi)

Spizzica!
E uno dei due strappa un pezzaccio di prosciutto (che muore dalle risate) e se lo porta alla bocca
(che ancora, però, non era apparsa)
Dicendo:




Ah, no, mi sembrava.
Alla fine non disse niente.

*di Juliat Muh, l'originale è qua. in tutto il suo sfavillante surrealismo.
Poi volevo dire che mi sembra molto brava, Juliat Muh.

1 commento:

Anonimo ha detto...

sono una piu bonisima storia