28 dicembre 2014

Il ruggito del leone (vegetariano)

Il prossimo 7 Febbraio il Nuevo Estadio de Malabo, Guinea Equatoriale, sarà il palcoscenico della finale per il terzo posto della Coppa d'Africa per Nazioni.
Il giorno successivo ci sarà la finalissima, i fuochi d'artificio, i tamburi e i vestimenti tipici, e già dal lunedì riprenderà quel tran-tran fatto di allenamenti, competizioni nazionali, coppe per squadre di club.

Il 13 Febbraio, al Nuevo Estadio de Malabo, in una gara valida per i turni preliminari della CAF Confederation Cup, una specie di Europa League ma africana, scenderanno in campo i terzi classificati del campionato nigeriano 2014, i Dolphins, e i vincitori della coppa nazionale equatoguineana, tutt'un gran giro di parole per arrivare a dire che questi ultimi si chiamano Vegetarianos CF, e no, non è uno scherzo, anche se potrebbe sembrarlo, ancor di più dato che l'esatta denominazione è Leones Vegetarianos CF; un po' una contraddizione in termini, c'è da dire.



I Vegetarianos sono stati fondati da uno spagnolo di Granada, Juan Manuel Rojas, nel 2001. Rojas, un sessantenne dall'aria asciutta, faceva il controllore di volo e aveva la passione del balompié e del vegetarianesimo. Voleva diventare allenatore, ha frequentato il corso insieme a Vicente Del Bosque, ma non voleva farlo a livello professionale. Nel 1997 con i fondi della sua associazione, la Fundación Vegetariana P.R.P. (Pozo Rojas Padilla, dal nome dei tre soci), ha acquistato dei terreni in India, fondato una scuola calcio con l'intento di fare di un gruppo di vegetariani indiani la new generation del football del subcontinente (qua una foto in cui portano tutti una palla incollata sulla testa), anche se  non è stato facile difendere le sue proprietà dagli interessi di investitori edili e istituzioni governative indiane. Nel 2006 ha inscenato uno sciopero della fame nella città sacra di Pushkar, dove tutti sono vegetariani e l'assunzione di alcol è proibita, per ottenere una risposta, un'autorizzazione, che però non è mai arrivata. Neppure sventolare il faccione di Del Bosque come vessillo ha funzionato.

Per questo Rojas ha deciso di provare a coronare il suo progetto in Guinea Equatoriale
Ai giovani equatoguineani, per fare ingresso nelle file del club, viene chiesta vocazione spirito di sacrificio e obbedienza. Immagino anche che debbano abbracciare il vegetarianesimo. In cambio si promettono "tecniche nuove e sconosciute agli attuali allenatori". 

A quanto pare oggi la P.R.P. ha spostato baracca e burattini in Argentina.
Sembra molto invecchiato, da qualche parte ho letto che è malato di Parkinson.
Però è ancora pieno di livore e amarezza per come sia andata a finire in India.
E quindi ruggisce, come un leone. 
Vegetariano, s'intende.


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