Con la pelle del coniglio, conciata ammodìno, fabbrichiamo guanti serici per carezzarci i corpi nudi, nei momenti di solitudine. I nostri ragazzini giocano a biglie con i loro occhi. I denti dei conigli, poi, sono perfetti per le collane e i braccialetti delle nostre donne. La carne: la mangiamo. Con le interiora fabbrichiamo corde per i nostri strumenti musicali: la nostra è una musica profonda, e triste.
Lo scheletro del coniglio lo foderiamo con un panno di feltro bianco, e all'interno vi collochiamo un meccanismo a corda: vengon fuori giocattoli che imitano alla perfezione i movimenti dei conigli.
Di domenica vendiamo questi giocattoli alle fiere, e col denaro compriamo proiettili per le nostre spedizioni di caccia.
Al coniglio.
(ML | Traduzione mia)
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