Ci sarebbe poi da dire che stamattina, come un gronco dalla bouillabasse, è riaffiorato il pensamento di quando qualche settimana fa, eravamo a Carpi a fare un reading delle sfòrbicie, subito dopo il reading una ragassétta mi si è fatta incontro e devo ringraziarti, m'ha detto, ci son rimasto così, io, devo ringraziarti, m'ha detto, perché mentre leggevi le ròbe me le hai fatte vedere, ha aggiunto, son di quelle frasi da Madame Cloros, e ci son rimasto così, e m'è capitato mica tante volte, ha poi continuato, sai pure chi?, Enia, allo spettacolo d'Enia, a Italia Brasile, anche lì le ho viste, le ròbe di cui lui parlava, e ci son rimasto così, io, grazie a te, le ho risposto, e basta, che magari non sta neppure bene, centellinare gli scambi, uno fa la figura del timido, che timido io poi, o dello sbruffoncello, che sbruffoncello io poi.
Ci sarebbe poi da dire che in questi giorni, a Roma, al Piccolo Eliseo, Davide Enia fa delle letture musicate di Così in terra, il suo ultimo romanzo, e niente, se potete non lasciatevelo sfuggire. Io per dire stasera ci vado, ci vado a sentirlo leggere a voce alta, con in tasca una preghiera tacita, fammi vedere le ròbe.
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