Una piccola provinciale a Parigi ma con tutta la grazia, la carica provocante delle moderne ragazze yé-yé, spettatrici arrabbiate e inutilmente ribelli della vita.Dicono così le ultime tre righe della quarta di copertina di Zazie nel metrò, di Raymond Queneau.
(l'edizione è quella de Gli Oscar Settimanali della Mondadori, è il numero 104. Nel 1967 costava lire 350, c'è scritto, 75° migliaio pure, c'è scritto, non lo so a cosa si riferisce)
(Inizia così: Machiffastapuzza, si chiese Gabriel, arcistufo. C'è da amarlo subito, Queneau)
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