Personalmente non mi sono mai sentito un fighetto del castellano [...] Per noi tutto è imprestato: lingua, terra, credenze. Soltanto una finestrella ci apre il mondo intero: dacché niente è nostro, beh, allora tutto è nostro.Queste righe di Mauricio Wacquez che parla del criollismo linguistico me l'ero dimenticate, ecco.
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