Vergine e scimmia, fanciulla e Moro perfido, / il loro immortale accoppiamento spezza ancora il nostro mondo in due. / Per voi egli è la bestia sacrificale, mugghiante, pungolata, / un toro nero avviluppato in nastri del suo sangue. / Eppure il furore che cingeva / quel turbante color croco e tramonto, quella spada ricurva come luna / non era in lui vendetta razziale, nera come pantera, / che invadeva la camera di lei con l'afrore del muschio primitivo, / ma orrore per la luna che cambiava, / per il guastarsi d'un assoluto, / simile a un frutto bianco, / maturo e sfatto per troppe carezze, ma doppiamente dolce.
Nella poesia di Derek Walcott c'è il tropico, la lussuria del caffè che si mescola col latte, una mezza specie di Otello softcore e socialmente incazzato (semi-auto-cit)
Walcott è stato premio Nobel per la letteratura, pensaté, un Nobel ai caraibi, nel millenovecentonovantadue, cinquecento anni dopo la scoperta dell'America.
Quando Colombo ha attraversato l'Oceano, il capitano e pilota (e proprietario) della più grande delle caravelle, la Santa Maria, era Juan de la Cosa. De La Cosa ha un nome buffo, diciàmocelo, Juan de la comesichiama?, còso, Juan de La Cosa, una mezzaspècie di John What's-his-name; la cosa buffa di De La Cosa è che è stato lui, a scoprire quel posto là, còso, l'isola che cosava, Santa Lucia, dov'è nato Walcott.
La bandiera di Santa Lucia, se l'hai vista non puoi averne fatto a meno, ti vien subito da interpretarla così: c'è lo sfondo azzurro ceruleo che è il mare e 'l cielo del Caribe; e poi c'è questo triangolo bianco-nero-oro, l'oro del sole, banale, il bianco dei bianchi, il nero dei neri, mica troppa poesia, la commistione, i sincretismi, le promiscuità; o sono nessuno o sono una nazione, per dirla con Dereknostro, che ti fa anche sentire il muschio primitivo ch'entra nelle narici e fa il paio col profumo dei frutti bianchi, maturi eppure sfatti per le troppe carezze, per i troppi beccheggiamenti d'uccello, per i troppi colpi di quella spada ricurva come luna [e potrebbe continuare così, d'osceni rimandi, ad libitum]
[la storia di Juan De La Cosa non c'è, nelle biografie di traversatori che stanno in mezzo a Prospektiva #52, ma avrebbe tranquillamente potuto. Giusto per dire che domenica siamo a Firenze per un incontro di leggere e di chiacchierare su La Traversata, ecco]
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