E allora poi niente, mi scrive Leonardo Moro che ha una fanzina letteraria sull'internètte, si chiama Brown Bunny Magazine, il magazine del coniglio marroncino, e mi chiede se ho da inviargli una ròba, l'importante è che non superi i mille caratteri.
Io mi metto a prepararla, taglia lima cuci satura arrotonda e fanno mille, alla fine, mille caratteri in cui ti racconto la mazzumaja. (Gli mando pure una foto in cui faccio il figo con Barcellona alle spalle)
Sul coniglio marroncino hanno scritto pure Matteo Trevisani, Roberto Mandracchia, Nikolaj Bojkov, Marco Candida, Dan Fante, per dire, Dan Fante.
Di una cosa mi son reso conto, sul coniglio marroncino.
Che alcuni scrittori hanno rispettato il dettame dei mille caratteri, alcun'altri no.
E guardo i loro scritti e dico: ma questi son più di mille caratteri.
Magari hanno malinteso, penso.
Magari han capito mille parole, mi dico.
E allora conto le parole. Ma son meno di mille, le parole.
E poi mi dico ma no, è così chiaro.
Han tutti delle biografie lunghissime, questi irrispettosi delle regole, con dei nomi di editori mediograndi e grandi, emittenti televisive, grandi storie, grandi progetti, nelle loro biografie.
E mi vien da pensare poi che uno più conta, meno conta, mi sa.
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