19 giugno 2008

Le solite (stesse) storie?


Marcello l'ho conosciuto il 24 maggio scorso, a Lettere Caffé, durante una presentazione da ensamble corale di autori griffati Prospettiva Editrice.

Ho preso il suo libro e mi sono ripromesso di leggerlo con i primi caldi, quando la tambureggiante sessione d'esame m'avesse concesso una tregua.
Poi è capitato che l'anticiclone delle Azzorre ha staccato il cellulare, e la testa tra le nuvole m'è toccato tenercela più a lungo del previsto.

Complice un fortuito ed interminabilmente lungo turno di notte, ho sbranato le pocomenochecento pagine in un sol boccone.

E ho trovato molti punti di contatto tra la mia visione - pardon, quella del pesce rosso - e la sua, della vita che mastichiamo e risputiamo quotidianamente.
Al di là dell'appartenenza di scuderia.
Al di là della vicinanza anagrafica.
Al di là del fatto che entrambi culliamo parole in racconti brevi.

Insomma, al di là di tutti questi al di là, una lettura che vi consiglio.

Magari, poi, una volta sceso dalle nuvole ve ne parlo più approfonditamente.

[Qua, nel frattempo, c'è il suo sito]

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