30 settembre 2010

Cose che andarci in fissa è semplicissimo #2

E' tutt'una ròba difficilèrrima da pronunciare, Hypnerotomachia Poliphili, e nove su dieci che non lo incroci per la strada tutti i giorni uno che esclami oh, ma quella è l'Hypnerotomachia Poliphili! 

Mi racconta Coz, ch'è pure un po' Lorenzo e come tutti i Lorenzo di Firenze Magnifico honoris causa, che niente, un suo amico un bel giorno se n'esce con ma tu ce l'hai l'Hypnerotomeccetera?

HP, la chiameremo così d'adesso in avanti, è il capolavoro aldino par excellance (per aldino s'intende stampato da Aldo Manuzio) (per Aldo Manuzio s'intende sì, il più grande tipografo di tutti i tempi blablabla).
Succede che qualche tempo fa Adelphi ne fa uscire una bella ristampa anastatica (anacapito, Adelphi), in due volumi, nientemeno, il secondo dei quali è una traduzione corredata da saggi introduttivi (per inciso si legge in giro che la traduzione è destinata soprattutto a chi il libro non lo prenderà mai in mano, ch'è un bel dire).
In HP c'è di tutto e di più, a dirla con Francesco Colonna, suppostamente l'autore, è cibo per lo intellecto per tanta assidua varietate confuso.

Cosimo Lorenzo, ch'è quello che m'ha iniziato pure alle delizie di McSweeney's, se ne va dal libraio e s'acquista una copia dell'Hypnerotomachia Poliphili.
Dice: così ora a conoscerla e a far gli sboròni siam due, io e l'amico mio.
Esce per la strada, è Firenze e c'è pioggia, stringe i volumoni al petto, lo incrocia un tizio, lo squadra, e con una faccia tutta sorpresa gli fa oh, ma quella è l'Hypnerotomacha Poliphili!

Questo per dire: niente in particolare.
Che di matti il mondo è pieno, e di cose che andarci in fissa è semplicissimo pure.

 * * *

[Mi aggiorna Coz alle diciassètte e diciassètte di oggi spiegandomi - i miei ricordi sono spesso confusi, o forse è che sono un contaballe senza vergogna ad ammetterlo - che in realtà è andata così.
Cristina, che di mestiere fa i film oppure la voce nei film, voleva regalargli un libro. Gli fa: scieglilo tu. E lui si piglia il tomo. Il che avvalora la tesi del mondo pieno di.
Poi: quando l'amico gli ha fatto ma tu ce l'hai l'Hypnerotomeccetera?, lui ce l'aveva già, e quindi credeva di essere l'unico, a Firenze, a possederne una copia. A parte il pronipote di Manuzio, ça va sans dire.
Infine: sembra che la dritta, per primo, a Coz, l'abbia data Eco in qualche bustina o roba fine del genere, che aveva letto aspettando il traghetto per la Sardegna insieme ai genitori di Cristina di cui sopra, che è una ròba molto radicalchic, leggere Eco al porto]

3 commenti:

Luc ha detto...

è che c'è il Museo Aldino, proprio qui vicino, a Bassiano, un paesetto dei Lepini, milleccinquecentoanimecirca, che detta così fa pure un po' ridere. Ma è che lì Lui, l'Aldo (Manuzio), vi nacque. O almeno così sostengono i "bassianesi". Sarà poi vero? Dice che si, che è proprio così.
E ora tocca anche di procurarselo proprio, il tomo, anzi i tomi. Che come si può stane senza, se ti piacciono caratteri, font, bold, italic, etc etc ...

Fabrizio Gabrielli ha detto...

oh, Luc, quanto ti si vuol bene.
[io scendo sabato. ci si vede giù, sì?]

Luc ha detto...

Domani venerdì sicuro fab, sabato forse e spero. come spero di vederti ossacarnevoce :)