13 febbraio 2009

E se l'unica cosa davvero banale fosse essere cattivissimi e trovare rifugio in Argentina?

Avevo deciso di violare la verginità febbraiesca di questo blog solo e dico solo con un racconto di rara mielosità sull'amore, da pubblicarsi ovviamente nel giorno più banale con l'intento di suscitare conati di repulsione anche nei più aficionados tra gli amorofili.
Invece, di pruriti, verginità smarrite e sadismo sol-levàntico ho letto con piacere in un racconto inviato in redazione per il numero 46 di Prospektiva.
In più c'erano alcune pagine dell'ormai interminabile Giro del giorno in 80 mondi cortazariano spiegazzate alle quali avevo pensato di dedicare due righe.
Tirare le somme è facile.
Se di sverginamento si fosse dovuto trattare, tutt'altro sverginamento sarebbe stato.
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Che poi sempre di banalità si tratta.
E chissà perché, chissà percome, quando erompono queste tre sillabe, ba-na-le, c'è sempre di mezzo l'Argentina.
Eichmann, parlando del quale la Arendt snocciolò la celeberrima "banalità del male" [di banalità, parlava lei, che trescava col profe universitario Heidegger, mavalà], quando il Mossad se lo andò a raccattare, s'era rifugiato in Argentina.
Con lui, uno svario d'altri gerarchi nazisti.
C'è chi giura addirittura d'aver scorto tra i tifosi del Racing de Avellaneda un simpatico signore coi baffetti e la riga a destra.
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Julio, dal canto suo, ritiene che ad esiliare a Baires sia stato nientemeno che Jack The Ripper. Ohibò, Jack lo squartatore.
Lo afferma confutando le tesi che lo vorrebbero esimio psicopatico russo spedito a Londra dall'Okhrana (i servizi segreti russi, per chi non conoscesse la pronuncia del cirillico) per debilitare Scotland Yard, oppure quelle che son sicure fosse il medico personale della Regina Vittoria.
Niente di tutto questo, per Julio.
Che, purtuttavia, ignora invece "le ragioni del suo esilio in Argentina, a meno di non immaginarlo come una sorta di contropartita simmetrica di Juan Manuel de Rosas.".
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Trovate il tutto tra le pagine 224 e 228.
Ovvero, a 78 pagine dalla fine per chi legge i libri linearmente.
Banale?

1 commento:

Luc ha detto...

io ci avrei qualche ideuzza copertinesca ...
magari se mi mandate del materiale letterario (breve, eh, .... che il tempo è danaro), mi spunta qualche altra visione.
o magari ... no !!!