17 settembre 2008

Gionata

Bene.
Quindi, c'è Donato, Donnie per noialtri.
E Gionata.

Capita che lei volesse chiamarlo Jonathan.

Nemmeno come il Livingston pennuto che svolazzava filosofeggiando.

Nah.

Jonathan veniva dal J.B. di Sentieri, il figlio di Reva e Richard. “This is the time, to remember....”, e scatta il jingle della famosa soap opera.

Poi, che il Gionata avesse stretto legami con il J&B, era storia recente, fin troppo, e forse financo spalleggiata dalla pantasileica beona piercingata. All’epoca della registrazione all’anagrafe, in quei giorni là, Gionata suggeva solo dal biberon. Latte scremato, doppio, on the rocks.

Ma l’impiegato comunale con l’inglese aveva fatto a cazzotti due anni prima, per qualche parola di troppo volata tra i banchi di scuola. Dopo una rissa sedata a colpi di manganello dal corpo di polizia interno ed illegalissimo costituito da bidelli in assetto di guerra, il non-ancora-impiegato-ma-di-lì-a-poco aveva tolto il saluto all’albionico idioma. Aveva preso a scrivere così come sentiva pronunciare.

Jonathan, per lui, era Gionata.


Fissatevelo bene in testa, 'sto nome.
Ne sentirete parlare.

PS. Tanto tanto Coolio, angelum-ex-machina & demiurgo del Gangsta Paradise.
Ma Culio...chi cazz'è?

aridàtece Ferrari.

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