23 agosto 2012

Poesiòla tra sala e cucina

Questa mia amica
che ha fatto l'alberghiero
e lavorato negli alberghi
prima di dedicarsi a donare l'amor
che alberga nel suo cuor
(non dico a pagamento, ma quasi)
m'ha raccontato
era di notte
(non dico che avessi pagato, ma quasi)
che una ròba che ricorda
degli alberghi
è che
c'è odio
c'è astio
c'è mortaccivòstra
c'è mavattenaffanculo
tra sala e cucina
che proprio sala e cucina
non si possono vedere quanto son lunghe:
meglio che non si guardino mai
sala e cucina.
E allora mi sono alzato
dal letto
ho circumnavigato
il divano
e giunto al pianerottolo
che divide la sala
dalla cucina
ho chiuso la porta
a soffietto
con un sorrisetto
paterno
e lo sguardo
accomodante.

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