26 ottobre 2010

Volendo #5 (di simonerossi)

[Volendo ci sarebbe quella rubrica che anche se è tutto un inventarsi rubriche questa me la sono inventata io e perciò è la più bella, è fatta di storie che iniziano tutte con la stessa frase, Volendo potremmo raccontare la storia, e c'è tutti i martedì.
Volendo, poi, 
puoi provarci pure tu, dicevamo martedì scorso, e 'l martedì prim'ancora. simonerossi sicuro che lo conosci, se non lo conosci mi dispiace per te, tipo, lui scrive dei cosi corti qua e dei cosi lunghi là, scrive anche i libri con le parentesi nel titolo che è sempre un casino capire dove si mettono, le parentesi, ed infatti su Anobii l'hanno ribattezzato Vuota

Volendolo leggere avrebbe scritto un Volendo]



Volendo potremmo raccontare la storia di quella ragazza che se ne stava seduta in seconda classe su un volo transoceanico che la portava dal suo fidanzato in America e durante il volo leggeva questo articolo verbosissimo di politica estera su uno stato del Terzo Mondo di cui non riusciva nemmeno a pronunciare il nome - sorso di tè - c'era pure un tizio seduto di fianco a lei - un altro sorso di tè - la ragazza aveva pure provato ad attaccare discorso, ma l'unica volta che il tizio aveva aperto bocca era stato per ordinare un Bloody Mary - un sorso di Bloody Mary - e niente, lei se ne stava lì annoiata e ansiosa e all'improvviso, uh, che succede, uno scossone, si rovescia la tazza, si rovescia il bicchiere, uno dei motori dell'aereo s'impalla e manda fuori del gran fumaccio nero e i passeggeri iniziano a gridare e l'aereo inizia a precipitare verso l'Oceano e il pilota nell'altoparlante riesce solo a dire Oddio oddio oddio mi dispiace, mi dispiace tanto, oddio, mi dispiace, e allora la ragazza si volta verso il tizio del Bloody Mary e gli chiede Dove stiamo andando? e il tizio del Bloody Mary dice: Stiamo andando a un festa. Una festa di compleanno. La tua festa di compleanno, tesoro. Buon compleanno, tesoro. Ti vogliamo tanto, tanto, tanto, tanto, tanto, tanto, tanto bene. E poi il tizio inizia a cantare un canzoncino che fa così: one, two, one two three four.
Volendo potremmo, ma c'è già questo canzoncino di Bright Eyes che si chiama At the bottom of everything che fa pressapoco così: one, two, one two three four.

1 commento:

simone ha detto...

che poi su anobii ci hanno preso dentro, alla fin fine.
http://www.anobii.com/books/Sbriciolunaglio/01e9ba7d9e9bb609f8/
abbràcci.