14 settembre 2010

Clelio

Clelio fa il giornalista, e a tempo perso il parlamentare.
E' editorialista de Il Tempo e Libero, bella storia, cosa fai nella vita?, gli chiedono, scrivo ne Il Tempo Libero, risponde.
Come hobby, insomma. Quasi come quando vota le leggi in parlamento.

Clelio è stato capace di dire, in tempi non sospetti, le seguenti frasi:

Noi siamo a favore delle leggi ad personam. Sono serissimo. Non servono a difendere il cittadino Berlusconi, ma il suo ruolo politico, scelto dagli elettori.

È assolutamente legittimo che per fare carriera ognuno di noi utilizzi quel che ha, l'intelligenza o la bellezza che siano. È invece sbagliato pensare che chi è dotato di un bel corpo sia necessariamente un cretino. Oggi la politica ha anche una dimensione pubblica. Ci si presenta anche fisicamente agli elettori.

Se anche un deputato o una deputata ammettessero di essersi venduti per fare carriera o per un posto in lizza non sarebbe una ragione sufficiente per lasciare la Camera o il Senato.


E niente: lui è Clelio, e che ti piaccia o meno, vota le leggi per te.

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