Eravam là che chiacchieravamo su skype, con l'Elena. Le faccio sempre leggere, all'Elena, gl'incipit di certe cose che scrivo, e lei mi dice se le piacciono o meno, abbiamo anche teorizzato di creare un marchio, tipo (EM), che dovrebbe stare per Elena Marinelli Approved.
Abbiamo teorizzato pure, se è per questo, un'entità bicefala che possa leggere con la voce sua le ròbe che scrivo io e viceversa, Readingelli, si potrebbe chiamare quel progetto, e niente, parlavamo di un sacco di temi su scaip.
Tra i quali la storia d'una signorina che inviava ad un amico mio delle brevi composizioni da leggere, quell'amico mio la faceva ogni volta a pezzi e lei niente, non capiva, era felice così, lui le dava consigli ma lei non li accoglieva mica, non li elaborava, niente, era felice così. E lui continuava a risponderle, a quella tipa, perché m'aveva detto ha degli occhietti ed un nasino che io, se me lo chiede con quegl'occhietti e quel nasino, non ce la faccio mica a dirle di no. Mentre secondo me, dicevo all'Elena, quel mio amico ha un po' il complesso del caffettiere, come Zavattini, l'ho letto su I Malcontenti di Paolo Nori, vale a dire che chiunque chieda un caffé a quell'amico mio, a prescindere da chi sia, lui glielo prepara.
Poi in tv ho sentito che s'è sposato Cassano, e le ho detto, ad Elena, oh, s'è sposato cassano, e poi ho aggiunto: questa di cassano per dire che alla fine della fiera le cose davvero importanti sono altre, mica il calcio, mica scrivere, mica i nasini e gli occhietti che non ti fanno dire di no: sono l'amore, sposarsi, gli amici, i baci, e buonanotte al secchio.
E lei ha risposto il naso è una cosa importantissima, intanto. Ed ha rincarato: poi sì, dipende dall'amore che hai.
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