05 luglio 2009

Colpevoli di linguaggio


In dialetto non parlo e non penso: mi limito a osservarlo da fuori, ma solo dopo averlo anestetizzato. Quando le parole del dialetto si sono addormentate, le prendo in mano e studio come sono fatte: come tutto ciò che è naturale mi sembrano artificiali.
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[...]
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Ce ne andiamo via da Palermo, continua Scarmiglia, semplicemente parlando.
Siamo colpevoli di linguaggio, esclama Bocca.
Sì, fa Scarmiglia. Il linguaggio è la nostra colpa.
(Giorgio Vasta, Il tempo materiale, Minimum Fax)

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