Nel gran coro polifonico d'una mattinata questurina, il soprano in divisa che intona un'aria della Tosca - con una buona vibrazione di diaframma, per dirla tutta - ed il burocrate incattivito et nervosissimo che con sguardo torvo mi si scaglia contro, ditin minaccioso a sventolar di fronte al mio naso.
Certi posti debbo frequentarli di più.
Cazzo, sì.
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