03 febbraio 2008

Vaneggiamenti politicheggianti


A sinistra, Nino Strano trangugiante mortadella (foto da La Repubblica). Eh sì, era proprio quel giorno là. E metterlo a Sinistra, Nino Strano, è quanto di più surrealista potessi fare. Se non fosse per il fatto che siede tra i banchi riservati agli onorevoli di Alleanza Nazionale, lo diresti filovladimirluxurista. Tanto che lui stesso si definisce "Esteta fottuto, amico di travestiti, troie e gay". Nonché estimatore, per rimarcare la sua non-belligeranza-omofobica, di Pedro Almodovar.
Il che m'ha portato a sostenere che "Più che almodovariano, il frame di Nino Strano ingurgitante mortadella sembrerebbe buono per un remake di "Prosciutto Prosciutto" di Bigas Luna, mutatis mutandis...". L'ho detto qua, guadagnandomi one more time una poltrona nella Camera dei Commentatori della Settimana.

A destra, il tolstojano "Guerra e Pace". C'ho pensato così, en passant, studiando i compiti dell'UEO che, "in extrema ratio, ammette l'uso delle armi nelle missioni umanitarie". Al di là del nonsense semantico, la situazione si complica maledettamente dal punto di vista lessicale.
Ammesso e concesso che ce ne sia veramente bisogno, sono previste da parte dell'autorità militare dell'Unione Europea missioni di peace enforcing. Strano come due termini, così dicotomici come "pace" e "forza", vengano qua accostati.
Stupidi noi a pensare che due termini così lontani l'uno dall'altro come "guerra" e "pace" potesse ardire ad accostarli solo il buon Lev...

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