28 ottobre 2007

Nun c'è trippa pe' gatt(uso)!


Giorgio me lo diceva, lui che a Lecce l'aveva visto correre e segnare, esultando poi con la mossa rubata a Chris Benoit.

"Vedrai che Mirko prima o poi si sveglia".

Succede martedì scorso, oggi Mirketto si ripete.


E allora, pure oggi, a Milano "nun c'è trippa pe gatti".


Curioso che a coniare questo detto è stato un romano d'adozione, britannico di nascita: Ernesto Nathan, sindaco di Roma dal 1907 al 1913.

"Nathan[...] è famoso anche per aver coniato quello che poi diventerà un detto popolare in tutta Italia: "Non c'è trippa per gatti". Infatti, quando gli venne presentato dagli amministratori capitolini il bilancio comunale, notando la voce "frattaglie per gatti", chiese spiegazioni. Il funzionario che gli aveva portato il documento rispose che si trattava di fondi per il mantenimento di una colonia di gatti che servivano a difendere dai topi i documenti custoditi negli uffici e negli archivi capitolini. Nathan cancellò la voce dal bilancio, adducendo la spiegazione che da quel giorno i gatti dovevano provvedere autonomamente al proprio sostentamento proprio cacciando i topi e, nel caso non avessero trovato più topi, sarebbe venuto a cessare anche lo scopo della loro presenza.". (Da Civis Romanus Sum dell'amico Jajo).


1 commento:

JAJO ha detto...

Grazie della "citazione" Fabrizio: per me è un onore essere citato da una delle migliori penne del mondoblog :-D
Perfettamente daccordo su Mirko: secondo me ha qualità tecniche non trascurabili (aveva soltanto bisogno di un po' di rodaggio per dimostrarlo, dopo l'infortunio dello scorso anno.) Inoltre, essendo uno slavo, aveva bisogno di un po' di fiducia e considerazione per "venir fuori": ma gli umorali sono così... poi danno il meglio. E speriamo continui a farlo per mesi e mesi...
Comunque una punta da panchina, anche giovane o magari tipo Riganò, Doni o Vieri, ci avrebbe fatto comodo... speriamo in gennaio.
Ciao, Jacopo