26 settembre 2007

Books & (or) Movies



Dovessi esprimere una preferenza tranchant tra libro o film, così su due piedi, direi assolutamente libro. Se non altro perché non li trovi sempre almeno centoventi minuti da dedicare alla visione, senza possibilità di parcellizzazione (modus operandi che il libro, al contrario, permette ampliamente).

Ma ci sono anche ragioni più profonde. Essenzialmente il fatto che spesso e volentieri il film arriva deus ex machina a smontarti le belle-bellissime impressioni e polaroid mentali che t'eri costruito leggendo il nudo inchiostro.
Ho sfogliato tredici-volte-tredici le pagine di Jack Frusciante è uscito dal gruppo di Brizi in età tardoadolescenziale, trovando un giovamento senza pari che, però, soli tredici-secondi-tredici di Violante Placido nel ruolo di Aidi hanno cancellato come un colpo di spugna.

Ed è forse premonitore il fatto che la prima trasposizione su celluloide davvero pedissequa che ho apprezzato è stata il Dracula di Bram Stoker realizzata da Francis Ford Coppola (premonitore, premonitore...).

Per il resto, ci sono anche film basati su libri che non leggerò mai, così come libri scritti sulla scia di films (men che meno).

E, last but not least, libri che diventano films che diventano musicals.

E su quelli mi sembra d'esser stato chiaro, già qualche tempo fa...

Il libro e il film nell'imagine non sono casuali, dato che sono rispettivamente l'ultimo libro e l'ultimo film visto...

(Continua)

4 commenti:

LoStupido ha detto...

non farti infartare, direbbe bart.
la guerra libro/film è come lo scontro in medioriente. Non ci sarà mai fine. il film è l'interpretazione di uno che ha la pretesa di mostrarla a tutti. e questo sarebbe ancora perdonabile. spesso è solo buisness. e si fa qualcosa che accontenti tutti e in realtà nessuno. così tutti vanno a vedere solo per criticare perchè lo sanno già che non sarà all'altezza. a parte quelli che vanno solo perchè il libro è famoso ma non l'hanno mai letto. è inutile quindi farsi delle pippe criticando un film tratto da un libro. non può essere criticato. se è buisness è buisness. se è l'idea di un regista è la sua. è ovvio che la tua sia diversa.

a parte fantozzi. quello lo puoi criticare o applaudire perchè nel film puoi vedere il punto di vista di chi ha scritto il libro.

Ascolta uno stupido!

Fabrizio Gabrielli ha detto...

Che dirti, Stù?

è la dinamica del mercato.

Frega 'stamink*a a Moccia (così, per dirne una) se quello interpretato da Scamarcio se lo immaginava più brutto di Scamarcio.

L'importante è che vadano a vedere il film, e comprino e leggano il libro.

Spesso nella stessa giornata.

Anonimo ha detto...

Chissà se deve più il cinema alla letteratura o la letteratura al cinema. A parer mio la prima! Ad ogni modo prima libro poi l'eventuale film.

Nel film, tutto è già pronto mentre è cosi bello lasciar libera la propria creatività e
immaginazione leggendo un libro.
Effettivamente, quante persone leggono, rispetto a quelle che vedono un film? Forse, veramente, è un bel modo di riportare alla lettura un pubblico più ampio:)

Ah dimenticavo, te la ricordi quella tipaccia di Civitavecchia che ti consigliava delle canzoni niente male a parer mio e anche un pò tuo. Beh! Ascolta questa si sposa con il tuo post:

http://www.youtube.com/watch?v=XWjVffR5EdM


A presto,
Chiara

Fabrizio Gabrielli ha detto...

ohbbè, è un post vecchio, questo, io non ce lo perderei, tutto questo tempo, signorinè, a legger le ròbe vecchie.
piuttosto, santocielo, torni a consigliarmi!