05 settembre 2011

La faute à Verrazzano

"New York non è l'America", dice Longhi.
"Ahi", ribatte Riccardo, "questo conferma la teoria di H.G. Wells, che l'America non esiste, è una mistificazione geografica. Wells l'aveva percepita in lungo e in largo ma era giunto a questa conclusione perché dovunque andasse gli dicevano, forse per confortarlo: Questa non è l'America. Ma l'America invece è proprio questa: un paese dove l'iperbole è temperata dall'efficienza, la forza dall'onestà, un paese dove succede tutto e il contrario di tutto, per cui ognuno crederà che essa sia altrove; è quella che io chiamo la faute à Verrazzano. Anche lui credeva che New York fosse altrove, quando vide il luogo dove sarebbe sorta, e andò via senza fermarsi. Non poteva immaginare, lui, fiorentino, dilettante di varie scienze, letterato latineggiante, di trovarsi a New York. Non capì nulla, come del resto non capiamo nulla noi oggi, poiché giudicava qualcosa che non apparteneva alla sua coscienza".
E. Flaiano, Melampus.

Ciao mamma, siamo nella Grande Mela.


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