19 maggio 2011

Non c'è cosa più divina #3: Mmh, magico Lytton, su Finzioni


Ma lei lo sa, signora mia, che al Trinity College certi bulletti mi davano del culattone? Tutti presi dalla loro morale mi smollavano smerléppe a catafottere, e allora io che facevo? Mica reagivo: mi son fatto crescere una barba lunga e rossiccia, e poi filosofeggiavo, come se potessimo cambiarlo così, il mondo.
Sì, signora, ero gay. Ma adesso sto con lei, con Dora, Dora Carrington, pittrice e donna di mondo, sto scrivendo un libro che s'intitola Eminent Victorians, io faccio le biografie, sa signora, l'ultima cosa di cui ho bisogno sono i bulletti che mi danno del culattone. Ora sono guarito.
Sembra che il suo tè, beh, il suo tè fosse mmh magico, Lytton. 
[non c'è cosa più divina, o mutatis mutandis, non c'è fatto più divino, su Finzioni]

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