12 maggio 2011

Molta gita, molte palme, molti anni, molto amore

E così molto sole, molta gita, molte palme, molta Benalmàdena: quella sarebbe la figlia della prof. Eh. Hai capito la figlia della prof. Non penserai mica. Tu lascia fare: giochi a biliardo?, giochiamo a biliardo. Balli?, balliamo; tornare e cuoricini scarabocchiati sul banco e poi maddai, fareiquestafestamipiacerebbechevenissi: non solo vengo, ma resto, vado via per ultimo e ti bacio; non ora, dài, non qui: domani. Come non ci fosse un domani. Non è una ròba seria te lo dico da subito, due mesi, cinque mesi, un anno, ma insomma stiamo ancora uscendo insieme o siamo fidanzati?, che differenza fa. I messaggi con su scritto tsat: che significa tsat? Ti sto amando tanto. Ah, quindi ti amo tanto. No: ti sto amando tanto, senza definitività eternizzante, un present continous: ora sì, ora sì, dopo: non lo so. Io che perdo la testa, le cicatrici sulla testa e nel cuore, Parigi e che bella Parigi, Londra e che storia Londra, Istambulla e che figa Istambulla, le cose, i giri per i libri, le padelle nel monolocaleincentro e le comparsate sulle riviste superfighe, insieme, i libri letti prima d'addormentarsi, io lo leggo a te e tu lo leggi a me, quanto t'ho sentita mia quando prima di un esame mi chiedevi di provarti a interrogare, e poi finita la sessione andare al mare, guardarsi forte, volevo dirti una cosa, mica starai a inginocchiarti, e tu mica starai a piangere, facciamo che io non m'inginocchio e tu non piangi, insomma ci si sposa, noialtri? 
E te lo dico in ginocchio, mentre tu piangi.


[ieri questa ragatsétta e io siamo andati a dire al mondo che ci sposiamo, è ufficiale. Oggi questa ragatsétta compie gli anni, fatele tanti auguri, a me ha cambiato la vita, ogni mattina che ci svegliamo le dico grazie che c'è]

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