04 dicembre 2010

Pubblici L[ud]ibri #2 - Cittadini d'Europa

Educazione Civica era una materia che proprio non sopportavo, alle elementari, la maestra aveva gli occhi storti e la voce stridula, e ci faceva sempre comprare dei libri che poi non spiegava, non leggevamo, nessuno si chiedeva perché ce li facesse comprare, tutti dello stesso editore, poi, ròba strana invero, e chi lo sa se era sposata, la maestra, chi se la pigliava una con la voce stridula e gli occhi storti, giusto uno sfigato, giusto uno che faceva un mestiere da sfigati, tipo l'editore, tipo.

Cittadini d'Europa ti spiega la CEE, l'Europa dei Dodici, e poi tutti i Paesi, uno per uno, rilievi clima idrografia isole ordinamento politico economia cenni storici, ròbe da sussidiario, insomma.

A pagina centoventi c'è scritto che Si sta però diffondendo l'uso di Ecu, che è la moneta europea ed è molto stabile [...] e corrisponde a una media di tutte le monete europee, anche se in realtà il calcolo di questa media è molto complicato e tiene conto di moltissimi fattori. 

Sognavo in grande, mentre leggevo questo libro e avevo undici anni, sognavo che avrei acquistato una macchina grande e rossa in Grecia, estraendo la mia mazzetta da cinquemila Ecu, e poi sarei passato a prendere Annamaria, che era la compagnetta della recita della quale m'ero innamorato mentre facevamo le prove principali della stessa recita in cui camminavamo per un bosco e venivamo assaliti da un branco di calabroni, uno dei calabroni era il fidanzatino ufficiale di Annamaria e pizzicava sempre me, mai lei.

Poi è venuto il 1995, Austria Finlandia e Svezia nel libro non c'erano, l'Ecu chi l'ha mai visto, la macchina l'ho pagata in Euro (che non è la media di tutte le monete europee, e pure sulla stabilità ci sarebbe da dirne), Annamaria ha due figli e quel calabrone dispettoso, oggi, vive in Lituania: tecnicamente, nell'Unione Europea. Nel 1992 la Lituania era ancora CSI, per dire.

Questo, che me ne faccio?, questo di libro resta qua.

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