10 settembre 2010

Cose che (mi) son successe questa settimana

Lunedì, il lunedì ormai lo sai, c'è la rubrica quella dei racconti sul pallone: questo, di lunedì, s'è parlato degli atleti di Cristo, che hanno un sito che somiglia un po’ al sito della Gea, se la Gea avesse sede a Nazaret ed il capo della Gea fosse il figlio di Dio. Se ti piacciono il calcio, i racconti di calcio e gesuccristo, non è possibile che te lo sia perso.
Lunedì sera, poi, ho anche visto una partita in cui è successa una ròba che non ve la sto a raccontare qua, è l'oggetto della prossima sforbiciata, quella del lunedì che viene.

Martedì è stato il primo dei quattro martedì di settembre in cui escono delle mie ròbe su SettePerUno. Di Ska-dance ce ne sono ancora tre, a venire: quella del duemiladue, quella del duemilasèi e quella del duemiladieci (la prima è del novantotto, e se vi vengono in mente gli anni in cui ci son stati i mondiali, che vengono sempre quattro anni dopo l'ultima edizione dei mondiali, siete dei kingz).
Martedì è stato anche il giorno in cui l'Elena, per raccontare ai suoi lettori che su SettePerUno c'ero io, ha scritto delle righe che m'han fatto erubescendere, ed io all'Elena non la ringrazio mai abbastanza.
Voialtri dovreste sapere, e se conoscete l'Elena di persona lo sapevate già, che la sua voce è catalizzante. Quando ai readingz il microfono ce l'ha lei, in sala cala come una coltre pregna d'attesa, e le storie di Chopin, di Osvaldo o di Georgie s'ammantano d'un'aura nuova, non so spiegarvelo bene, se non la seguite ad un reading capirete mica.
Che io poi per ricambiare il favore c'ho provato, a legger delle sue ròbe, ma sarebbe come consegnare le chiavi della difesa a Loria, non so se il paragone è trasparente, e se conoscete Loria (se non l'avete mai sentito dire, come biasimarvi).

Mercoledì, pure essendo mercoledì, ho scritto una pezzo su Sabato, e sabato, tanto per restare nell'ordine normale delle cose, ce ne sarà un altro sempre su Sabato.

Mancano il giovedì ed il venerdì, che io bene non ricordo, ma deve esser successo, in ordine sparso, che ho comprato La letteratura nazi in America di Bolaño e Bartleby e compagnia di Vila-Matas, che ho scattato foto per un'ora ad una brioche e poi le ho cancellate tutte, che m'hanno invitato a Firenze, il diciotto, a leggere per un'ora delle ròbe mie durante una Babele situazionistica, che son caduto ancora nella dipendenza da traduzie di Cortázar e che GianPaolo Serino, quello di Satisfaction, ha lanciato sul suo fèisbuc il mio pezzo su malicuvata quello di Vila-Matas che è easside dicendo ch'era una lettura consigliatissima.

Ah, ho anche preso una decisione irrevocabile. Ma quella, oggi no.

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