13 giugno 2010

Go(gogogogo)gol

Io ci credo fortemente che nella testa c’abbiamo un minestrone, e che ogni ròba che sentiamo o leggiamo o vediamo è come una dadolata di carote, un ciuffo di sedano, una mezza patata che mettiamo sul fuoco e poi ce lo dimentichiamo, e solo quando vengono a galla tutti gli ingredienti vuol dire che il minestrone è pronto, e possiamo dargli giù a mestolate possenti.

Così come mi fido ciecamente del nostro Presidente, con la lettera alta anche se gli dicono ch’è basso, quando dice che noialtri in Italia abbiamo gli strumenti tecnologici per muoverci bene e far bene in ogni cosa, e come gli sta bene la parola “bene” in bocca, al Presidente sempre sorridente e bello e abbronzato, e pensare che io che internet lo uso poco, al massimo ci gioco a farmi le fattorie su fesibuc come m’ha imparato mia figlia, e ‘sto Gogol mica l’avevo mai sentito.

Allora vado su Gogol e scrivo: Gogol. Clicco sulla prima pagina e poi qualche colpo di maus a casaccio e mi trovo a leggere d’una storia che ha scritto questo Gogol, che però con l’internet mica c’entrava niente, era più antico, del Gogol che diceva il Presidente, e perdipiù russo, bolscevico, e ‘sta storia ha un nome strano, come giapponese, forestiero: Taras Bul’ba.

Insomma, questa storia russa raccontava di come due fratelli, gentaccia cosacca, stavano facendo la guerra ai polacchi quando uno dei due, quello col nome più normale, Andrea (l’altro si chiama Ostap) s’innamora d’una polacca che doveva essere bella di quella bellezza polacca, slavata e cipollosa, e che fa? Passa all’avversario, e si mette a combattere contro la sua gente. Traditore della patria. Pfui.

Tempo dopo son cominciati i Mondiali da neppure un giorno, e già siam stanchi d’aspettare: s’avvicina l’attesa per l’esordio degli Azzurri, e non si vede l’ora di iniziare a cantare Fratelli d’Italia, perché siamo davvero tutti fratelli, in questi giorni, ovviamente tutti meno che i comunisti, che c’hanno di che lamentarsi tutti imbavagliati per che cosa poi non si sa, ma non sentite dentro l’attesa che monta, ma come vi viene da protestare, con questo caldo?

Insomma: leggo sulla Gazzetta, o sul Corriere dello Sport, non ricordo, io leggo solo questi due, gli altri non mi piacciono, di giornali, la storia di due giocatori che hanno il nome come di un pezzo di un pallone di gomma che rimbalza, Boateng.

[continua, se vi va, se il nome Boateng fa un rumore che vi fa ridere, se siete tra quelli che dicono solo Forza Italia, qua]

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