22 giugno 2010

Finché è Honduras, fa verdura.

Com'è che si chiama quella selezione calcistica centramericana ch'ogni volta che parte pei mondiali piglia un aereo da Tegucigalpa?, ha chiesto all'amico Ettore.
L'Honduras, intendi?, gl'ha risposto quellolà.
Nonduras, vorrai dire, ha ribadito lui.
Ettore non ha riso. Proprio no.
Però fateci caso: esce sempre al primo turno, l'Honduras. Ai mondiali, ecco, non dura(s).
E pure quando perde, non che siano tutti felici e contenti.
Pensaté: una volta è stata eliminata dai mondiali ed è pure scoppiata una guerra, senticheròba.


Era il sessantanove, e a differenza di quanto potrebbe suggerire il nome,c'era poco da divertirsi.
Lo spareggio per l'accesso ai mondiali messicani del settanta mise di fronte Honduras ed El Salvador.
Non s'amavano, honduregni e salvadoregni, in quegl'anni là, ma non solo per ragioni calcistiche, ecco, a onor del vero.
Furono sassaiole e bottammuro e tricchetracche sia all'andata che al ritorno di quell'attesissimo scontro.
A El Salvador, addirittura, gl'honduregni dovettero raggiungere lo stadio coi carrarmati. Non scortati dai carrarmati, ma dentro i carrarmati.
All'andata avevano vinto uno a zero.
Una tifosa salvadoregna, Amelia Bolanos, al fischio finale s'era sparata un colpo al cuore.
Una pazza, penserete voi.
Un'eroina nazionale, secondo i salvadoregni, una che s'era ammazzata per non aver retto al dolore di vedere la patria messa in ginocchio, si scrisse.
Ròbe che solo in centroamerica.

Bene, El Salvador alla fase finale dei mondiali messicani.
Tutto risolto, penserete voi. Che sarà stato mai: bandiere d'uno stato confinante bruciate pubblicamente, morti e feriti tra i tifosi, auto incendiate, una cambogia, insomma, ma cosa volete che sia, routine, penserete voi.

Ma anche no.

Il giorno successivo alla sfida decisiva, l'esercito salvadoregno invade l'Honduras. Cento ore di guerra. Non di più. Cinquantamila senzatetto, seimila morti, uno svario di migliaia di feriti. Non di meno.

La racconta, questa storia qua, Ryszard Kapuscinski in La prima guerra del football e altre guerre di poveri.

Poveri, com'erano poveri in Honduras, quel paese dove ai mondiali la selezione calcistica nonduras.
Pensa se durava, pensa.
Que se vayan con dìos.

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